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9 febbraio 2010

Imprese in rosa: la storia di Anita Roddick

Se fai le cose bene, falle meglio. Sii il primo, fai la differenza, accetta le sfide, sii onesto.
Questa frase, divenuta ormai celebre nel mondo dell’imprenditoria, appartiene a una donna che ha fatto del marketing la sua ragione di vita e che ha saputo coniugare al meglio crescita economica con il rispetto dell’ambiente: Anita Roddick, la fondatrice dell’azienda inglese di cosmetici “The body shop” – www.thebodyshop.it - .

Anita_RoddickImage by openDemocracy via Flickr

La storia di Anita Roddick rivela le straordinarie doti imprenditoriali che l’hanno resa una donna di successo conosciuta in tutto il mondo. Partita da un piccolo negozietto con 25 prodotti etichettati a mano a Brighton nel 1976, ha pian piano saputo costruire un vero e proprio impero, con 1900 filiali in tutto il mondo e una quotazione in borsa. La sua irrefrenabile passione per il prodotto che commercializzava e per il target a cui esso si riferiva, l’hanno spinta ad impegnarsi per ridurre al minimo l’impatto ambientale nel processo di produzione: la sua è stata la prima azienda a proibire l’uso di ingredienti testati su animali; la Roddick è stata una delle prime donne a prodigarsi per promuovere un commercio equo con i paesi del terzo Mondo.

Una volta lei stessa ha dichiarato di non aver mai frequentato una business school, né di aver mia letto un libro di economia. Prima di dedicarsi al commercio aveva fatto l’insegnante, la cameriera e l’impiegata, ma, tra le mura del suo piccolo negozio, era riuscita a capire che il business non era tanto una scienza finanziaria, ma qualcosa che aveva a che fare con la compravendita, che riguardava piuttosto la produzione di prodotti o servizi talmente buoni che le persone sarebbero state disposte a pagarli pur di averli.

La domanda viene spontanea: come si fa allora a diventare un vero imprenditore? Quali sensi più di altri bisogna sviluppare?
  • La fortissima motivazione a creare qualcosa di buono,
  • l’indipendenza da qualsiasi tipo di subordinazione,
  • il bisogno di successo,
  • una visione entusiastica del proprio progetto,
  • l’abilità nello sviluppo delle strategie,
  • l’ingegno,
  • la determinazione,
  • la consapevolezza dei rischi,
  • l’ottimismo.
Sono queste le formidabili doti che hanno fatto della maestra di Brighton un’icona dell’imprenditoria mondiale.

Autore: Antonella Corvino
Fonte: Oltrelinea
Via: ArticoliGratis

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