Un articolo (per me) interessante per più ragioni. Dico le principali: è una buona notizia in tempi di crisi, riguarda le donne e - last but non least - dimostra che la ricchezza e l'abbondanza sono a portata di mano. Anzi, a portata del talento, delle capacità, dell'intelligenza, dell'impegno e del lavoro individuali.
L’avanzata della ricchezza in rosa
Sono sempre di piu’ le donne molto facoltose e sempre piu’ ricche. Secondo uno studio di Boston Consulting Group (Bcg) i capitali investiti nel mondo riconducibili a donne ammontano a circa 20mila miliardi di dollari, ovvero il 27% di quella totale, il resto appartiene all’altra meta’ del cielo, ovvero gli uomini. Quindi globalmente per ogni milione di dollari investiti 270mila sono capitali in rosa il cui tasso di crescita dal 2004 al 2009 e’ stato del 7%, circa il doppio dell'incremento a livello globale.
Gli analisti di Bcg si sono presi la briga di disegnare la mappa mondiale delle ricchezze femminili studiando la radiografia del patrimonio di circa 500 donne con asset investiti oltre i 250mila dollari. Ne e’ scaturito che nel Nord America c’e’ la maggiore concentrazione di donne ricche i cui patrimoni sono pari al 33% della ricchezza totale, per un ammontare di 9mila miliardi di euro. In Australia e Nuova Zelanda i patrimoni in rosa sono pari al 31%, ma il valore assoluto e’ di soli 500 miliardi di dollari, mentre in Asia le donne controllano il 29% della ricchezza che e’ un po’ meno di 3mila miliardi.
In casa nostra, in Europa, la situazione e’ molto variegata. Nell’Europa occidentale, la percentuale del patrimonio investito dalle ricche ammonta al 26%, poco oltre i 5mila miliardi di dollari, ma la percentuale scema passando all’Europa dell’Est, al 19% con appena 40 miliardi. Tuttavia nella sola Russia la ricchezza in rosa raggiunge il 21% per un ammontare di 100 miliardi di dollari. Ovviamente l’Africa e’ in coda alla classifica, ma comunque nel continente le donne ricche si difendono, con un patrimonio investito pari all’11% del totale e capitali per 40 miliardi di dollari.
Per chi pensasse che il frutto di tanta ricchezza sia il risultato di una eredita’ o di una generosa buona uscita post divorzio, rimarra’ deluso. Dallo studio risulta che per il 42% l’abbondanza di denaro e’ il frutto dei guadagni derivanti dalla propria professione.
P.S. Non ignoro le difficoltà che vivono le donne ad ogni latitudine, ma scelgo le buone notizie. Il cambiamento è sempre possibile, al di là del mito tutto&subito.
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